Purtroppo sono fuori e non ho possibilità, appena posso rifaccio delle prove e le posto.
Purtroppo sono fuori e non ho possibilità, appena posso rifaccio delle prove e le posto.
Eccomi.
Allora ecco le due immagini sia Bottom che top.
Entrambi i layer a 0.1
Non è che il Top sia proprio al Top :mrgreen: (scusa il gioco di parole) ma sicuramente se aumento la precisione potrebbe andar meglio.
Bottom
https://drive.google.com/file/d/0B2Hn9OKQCsb7M3lFakUwRW9Namc/edit?usp=sharing
Top
https://drive.google.com/file/d/0B2Hn9OKQCsb7cGlqenpyLTluVU0/edit?usp=sharing
Potrei provare a diminuire la velocità che comunque non è alta ma osservando i contorni che sono a più bassa velocità e sono ok penso possa venire meglio, resta comunque il fatto che il primo layer differisce come riempimento da quello superiore.
Riempimento al 30%
Il top sembra abbastanza ok, ma il bottom è orrendo.
Con il primo layer a 0.3 invece come va?
Penso che il problema sia legato al fatto che la testina non è abbastanza vicina al piatto per il primo layer.
Uguale anche con 0.3
Quando faccio la parte finale di livellamento con un foglio A4 da 80g/m2 taro non sino a sentire una pressione decisa ma quasi impercettibile.
Devo forse regolare sino ad effetture una certa forza per tirare fuori il foglio?
Ma il livellamento non dovrebbe incidere su tutti i layer?
Se è distante è distante sempre.
Grazie per i consigli.
Quando tari l'altezza della testina dal piano, non usare un foglio come spessore.
Assicurati che la testina tocchi il piano, ma che la pressione esercitata non sia tale da far scendere il piano sulle molle.
Per come la vedo io il livellamento incide solo sul primo layer di fatto, perché poi gli altri layer si vanno ad appoggiare su quello.
Edit: se vedi la foto del sotto, oltre a non essere spiaccicato bene il filamento, non ha aderito molto per quanto riguarda il contorno, che è stato trascinato via.
Il problema del corretto livellamento del piano di lavoro non è banale, soprattutto se si vuole usare la parte del modello che vi poggia come visibile. Con uno spessore del primo strato di 0.3 mm una taratura anche non perfetta consente di stampare tranquillamente, ma la superficie non risulterà molto bella da vedere. Già con uno strato di 0.2 mm si ottiene una superficie soddisfacente, ma il livellamento inizia ad essere critico. Io personalmente uso uno spessore di 0.1mm.
Detto questo io procedo così:
-prima di avviare la sequenza di livellamento, stringo un pò le viti con le molle che durante la procedura dovrò regolare.
-seguo tutta la procedura indicata dalla macchina. Quando uso il foglio la resistenza deve essere lieve ( in pratica così, con un foglio di 80 gr/m2, ottieni una distanza di circa 0.08 mm).
-avvio la stampa di un quadrato ( quello che ho disegnato io è di 15 cm di lato ) con uno spessore dello strato iniziale di 0.1mm e 2 mm di shell tickness, con una velocità di 10 mm/s e procedo alla taratura fine. In pratica stringo o allento le viti di livellamento fino ad ottenere un percorso continuo visibile e ben aderente al piatto ( cioè delle linee belle dritte senza sbavature). Anche se forse è superfluo ricordarlo, serrando la vite di livellamento il piatto si allontana dall'estrusore, allentandola si avvicina.
Ultima cosa che mi viene in mente sull'argomento è che la superficie più compatta e liscia che sono riuscito ad ottenere è quella realizzata con il rocchetto di PLA blu Ultimaker e il nero classico della ColorFabb. Invece, tutti i colori brillanti hanno degli additivi che, pur consentendo la creazione di una superficie liscia al tatto e molto brillante, non fanno sparire completamente le linee.
p.s: per ovviare ad un altro problema classico dei file generati da Cura per le superfici con fori, la "triangolazione delle linee", ho escogitato un metodo semplice ed efficace che ho descritto in questo thread:
Ciao a tutti.
Grazie dreamworker per le info, vorrei chiederti a che temperatura solitamente estrudi il PLA ColorFabb con velocità tra i 30 e i 50 mm/s?
Per quale motivo su pezzi grossi i laterali anche se ben finiti tendono a sbucciarsi?
Ma non tutto, solo l'ultima finitura.
Solitamente uso i 210°C, il risultato con una temperatura di 190°C non mi soddisfa affatto.Infatti il pezzo mi pare più fragile, forse per via di una minore "fusione" degli strati, e la qualità non mi pare migliore. Ovviamente ci sono delle eccezioni, come ad esempio gli oggetti che presentano sporgenze,overhang, pronunciate. In questo caso stampando a temperatura bassa, si diminuisce la retrazione del materiale durante il raffreddamento e si attenua l'effetto "persiana".
Puoi fare una foto del pezzo che tende a "sbucciarsi"? Perché non ho capito se è una cosa che noti quando cerchi di rendere liscia la superficie con carta abrasiva, oppure subito a pezzo finito.
Ciao
Paolo
Appare subito a pezzo finito, non utilizzo passaggi finali con carta abrasiva.
Se ci riesco ti mando alcune foto.
Grazie
Mmh allora forse hai usato una shell thickness che non è un multiplo del diametro del nozzle, cioè 0.4mm. Non usare shell di 1mm o cose simili, perché CURA potrebbe crearti alcuni problemi. Invece di un millimetro prova con 0.8mm o 1.2mm ad esempio
Ciao Dreamworker
scusami ma dimmi se ho capito bene il trucco su come evitare cicatrici sulla superficie quando sono presenti dei fori.
In pratica se decido di utilizzare un layer di 0.1 in stampa sulla superficie dove ho ad esempio dei fori metto un ulteriore superficie di 0.2 in maniera da avere i fori leggermente occlusi.
Dico bene?
Ma agendo sulla retraction non si riesce a risolvere quel problema?
Grazie
No la retraction non c'entra, infatti quelle linee vengono disegnate perché generate da CURA, non si tratta di materiale in eccesso depositato. Si hai detto bene per quanto riguarda il metodo da me descritto
Ah scusa, non avevo letto bene, il metodo in pratica consiste nel coprire tutta la superficie con uno strato piano continuo di 0.2mm. Infatti se fai una superficie con fori più piccoli hai lo stesso problema di prima
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